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Visualizzazione dei post da ottobre, 2008

SUBENDO BECKHAM

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Povero Ancelotti. Era arrivato a Milano per fare l’allenatore, conquistando anche splenditi risultati, oggi si ritrova a fare il vigile (nel senso di smistare il traffico) di star. Prima nella formazione doveva trovare gli equilibri di squadra, oggi deve trovare un modus vivendi tra palloni d’oro e copertine di giornali patinati. Da crescendo rossiniano le ultime in casa Milan: Ronaldinho, Shevchenko e adesso Beckhamp. Per carità, mica di brocchi stiamo parlando. Però se a Madrid (sponda Real) questa politica hanno deciso di abbandonarla visti i disastri, la Milano da bere non poteva starsene con le mani in mano. E infatti ecco la squadra di primedonne. Prendiamo Bekhamp. Da tempo ha smesso di fare il calciatore per l’uomo immagine (di che cosa rimane un mistero). Il suo arrivo oggi è stato salutato da due editoriali: di Giorgio Armani e Dolce&Gabbana. Specchio dei tempi. Gianni Brera dove sei, ritorna tra noi!

IL MADE IN ITALY CHE NON CI FA ONORE

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Il “made in Italy” fa tendenza. Detta mode, piace, ci fa lustro a livello internazionale. Speriamo che il “made in Italy” esportato a Sofia in Bulgaria non faccia altrettanto tendenza. Per la prima volta in una partita della nazionale un gruppo di “tifosi” (le virgolette sono d’obbligo) italiani non solo si è comportato da hooligans mettendo a soqquadro una città; addirittura ha fatto di peggio: ha inneggiato cori al Duce col braccio destro teso, lanciato slogan razzisti, esposto bandiere dal simbolo neonazista. E per non farsi mancare niente si è alleato con un gruppo di naziskin bulgari. Insomma, tutto il peggio della feccia si è ritrovato in Bulgaria. Visto che i biglietti sono nominali non sarà difficile per le autorità arrivare ai colpevoli di siffatta stupidaggine. Colpisce però un dato: questo “tifo” dai club si sta estendendo anche alla nazionale. È la prima volta. Mi auguro che sia l’ultima. Il pessimismo, però, è d’obbligo .