MORATTI DOUBLE FACE

L’Inter stappa bottiglie di spumante per il 17° scudetto conquistato. Tra i più meritati, tra i meno memorabili. Rimarrà più per le esternazioni di Mourinho che per il gioco in campo (mediocre al massimo). Ma tanto basta per mandare in visibilio il suo presidente, al terzo (non quarto) successo di fila dopo anni di delusioni e fegati ingrossati. Chissà che preso dalla bolgia dei festeggiamenti Moratti non decida di pagare la multa di 1500 euro che il giudice di pace gli ha inflitto per cori razzisti a San Siro contro il Napoli un anno fa. Per ora si è rifiutato. Strano tipo Moratti: fa l’antirazzista quando si tratta di Balotelli, non quando la sua curva espone uno striscione sul Napoli “fogna d’Italia”; sostiene Emergency e sperpera fior di milioni in brocchi patentati; fustiga il Moggi che aveva avvicinato per ingaggiare; fa il petroliere ma dice di essere ecologista. In psicologia si chiamerebbe schizofrenia. Nel calcio profilo di un uomo vincente.