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"Calcio sopra le barricate", Caremani

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"Il calcio barricadiero", Romagna Gazzette settembre 2018 Il ’68 nel calcio, quello della “fantasia al potere”, non è nato Italia. Neanche nella patria del pallone, l’Inghilterra, e neppure in Germania o in Spagna. E’ nato in un posto che non ha conosciuto rivolte studentesche e neppure quelle operaie: l’Olanda. È un luogo dove si “insegnano un mondo e una morale incomprensibili agli altri”, ha scritto Mario Sconcerti. Un mondo passato alla storia come “calcio totale”. Una incredibile generazione di talenti uniti da un’idea nuova. Una rivoluzione culturale che non mieterà successi, se non di club (Ajax), ma cambierà per sempre il volto al gioco. E mentre gli olandesi erano in preda alla loro sconvolgente scoperta, cosa facevamo noi italiani in quei convulsi anni? Vincevamo gli Europei. Il nostro 68 è stato questo. Una vittoria, l’unica in questa competizione, incredibilmente passata nel dimenticatoio, annichilita da una storica partita come Italia Germania 4-3 due ann