Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2008

LE INVASIONI BARBARICHE

Immagine
Decisamente bello il film “Le invasioni barbariche” per la regia di Denys Arcand. Premio Oscar quale miglior film straniero nel 2003, è stato riproposto alcune sere fa in televisione, ovviamente in orario impossibile (e quindi, per forza di cose, da registrare). La storia si svolge a Montreal, ed è quella di un professore cinquant’enne in punto di morte. Donnaiolo, socialista, in polemica col mondo e coi figli. Grazie a questi trascorre gli ultimi giorni di vita insieme agli amici, con cui ha condiviso migliaia di avventure. Scopriamo così una generazione che ha abbracciato tutte (o quasi) le ideologie di sinistra (marxismo, leninismo, maoismo…) per ritrovarsi delusa, dentro una società occidentale senza Dio e in pieno sgretolamento. Invasa dei barbari, impersonati in un neoliberismo selvaggio e guerrafondaio. Evidente la critica ai vicini americani (il film è canadese), conquistatori del mondo.

OUTLET ITALIA

Immagine
L’outlet sembra andare di moda. Sta per svendita di un prodotto commerciale. Il giornalista del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo, gli ha dedicato un libro: “Outlet Italia” (Mondadori, 208). Un libro illuminante. Alcuni stralci dell’introduzione. “Alcuni outlet sono centri commerciali di nuova generazione, che stanno sostituendo le piazze e i paesi come luogo di incontro; non a caso li fanno come paesi, finti ovviamente”. Ancora: “La svendita delle relazioni tra le persone, il degrado dei rapporti umani, è il fenomeno più importante ma anche il più sottovalutato dell’Italia di oggi. L’outlet segna il trasferimento della vita fuori dai luoghi di sempre, il centro storico, il paese, la chiesa, lo stadio, il cinema, la piazza; e mentre trasforma il centro delle città in deserto, porta i nuovi italiani nelle periferie, nelle multisala, nei parcheggi, nelle vecchie fabbriche dismesse, nei bowling, negli spacci aziendali, nei centri commerciali”.