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Visualizzazione dei post da agosto, 2021

Macchiavelli sempre il numero 1

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Il bello dell’estate è avere un po’ di tempo libero per coltivare le proprie passioni. E prendere in mano libri nel cassetto dei desiderata frustrati dal “vorrei ma non riesco”. Uno degli autori in questa personale categoria è Loriano Macchiavelli , il padre del poliziesco italiano, di cui ho letto tantissimo, salvo poi abbandonarlo circa una decina di anni fa. Non certo per disaffezione ma per distrazione. Dopo avere letto in questi giorni “ Coscienza sporca ” (Mondadori, 1995) devo dire di avere fatto male ad essere stato così svagato sullo scrittore bolognese. Perché ancora una volta ti mette davanti pagine di puro piacere della lettura, arricchite da quell’ingrediente in più costituito dalla Bologna che ho vissuto negli anni dell’università. Il romanzo ridà vita al celebre Sarti Antonio (il cognome sempre prima del nome), ucciso con pentimento dall’autore in anni precedenti. Ed è una fortuna che la letteratura abbia la fortuna della resurrezione perché con la morte definitiva ci

Franceschini, tra Cesenatico e Mercato Saraceno

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È impossibile non lasciarsi ammaliare da “ Bassa marea ” (Rizzoli, 2019) di Enrico Franceschini . È impossibile se lo divori in due giorni in spiaggia a Ponente e sullo sfondo ti trovi quel capanno che è la tana del protagonista, il giornalista Mura (chiaro omaggio al grande Gianni Mura). È impossibile se vai in sella alla bicicletta e solchi le vie di Cesenatico, ops Borgomarina, e ti pare di stare dentro le pieghe del libro, tra il San Marco, il Dolce&Salato, il Faro, il grattacielo, il Giardino dei sapori perduti… “ Bassa marea ” è un libro che vivi sulla tua pelle, ecco la parola giusta, e ti fa respirare il clima della vacanza, anche se la storia è ambientata in primavera. Perché è un libro da leggere nella spensieratezza dell’estate  (la foto del post non è casuale) . Una storia leggera che si dipana lungo due assi: il plot con leggere tinte di nero, protagonista un giornalista in pensione che si ritrova investigatore per caso; un gruppo di amici di lunga data a metà tra la

Storie maledette, Gandolfi

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Storie maledette, Romagna Gazzette luglio 2021  I calciatori sono come i protagonisti di un film. Sino a quando la pellicola è in cartellone e viene proiettata gli occhi di tutti sono puntati su di loro, si danno voti a destra e manca e si discute sull’interpretazione e sulla trama. Poi succede, come tutte le cose, che le luci in sala si accendono, il sipario si apre, e il film è già un lontano ricordo rimasto nella mente di alcuni per le emozioni suscitate. Da qui il passaggio al dimenticatoio è breve, tanto da divenire insopportabile per alcuni.  Remo Galdolfi nel volume “ Storie maledette ” (Urbone publishing, 2020), ha voluto raccontare “l’altra metà del calcio”, come recita il sottotitolo. Quella parte senza più luci, incapace di vivere un ritorno alla normalità del quotidiano, preda di vuoti riempiti da bottiglie, pistole e cappi al collo, come evidenzia l’efficace copertina. È un mondo per certi aspetti sotterraneo che ha il paradosso di coinvolgere personaggi sino a poco tem