"InDimenticabile", Montanari e Guiducci
“L’inDimenticabile
stagione del Cesena”, Romagna Gazzette luglio 2019
Se la geografia non è mai stata il vostro forte, un
salutare ripasso direzione Centro Italia, lato costa mare Adriatico, l’ha data
il recente passato del Cesena calcio. Abituati ai palcoscenici di Scala e
Olimpo del calcio (che conta), nel volger di poco tempo ci si è ritrovati in
stadi dove rizollatura non sempre coincideva con la parola erba, le tribune non
erano le magnifiche oasi di visuale, un contorno di elementi in teoria di
secondo piano hanno finito per avere la meglio su tutto il resto. Per capirci:
una cavalcavia trasformato in tributa improvvisata, una panda geneticamente
modificata in frigo bar, un personaggio abbarbicato su una scala per vedere la
partita da un vicino palazzo, una telecronaca divenuta radiocronaca per cause
di forza maggiore. Poi per carità, il campo è pur sempre rettangolare, per
vincere bisogna essere più bravi, fare gol coincide con la palla che gonfia la
rete, il tifo massiccio rimane il dodicesimo uomo in campo.
Tutto giusto e
tutto vero. Eppure la stagione del Cesena calcio appena alle spalle rimarrà
impressa nella mente per tante di quelle stramberie e aneddoti a volte persino
superiori al rendimento in campo. Oppure per quel giusto mix tra risultati e
aneddoti da rendere speciale persino la quarta serie.
Ce lo ricorda il libro-maratona (perché si legge d’un
fiato) del duo Luca Alberto Montanari e
Giovanni Guiducci “InDimenticabile” pubblicato dal
Corriere Romagna in occasione della vittoria del recente campionato. I due
hanno seguito passo dopo passo tutto il percorso della squadra, in trasferta
persino nelle chilometriche Campobasso e Isernia. Il risultato sono pagine
appassionanti, ricche di fatti e di avvenimenti, in alcuni casi più fantozziani
del ragioniere impersonato da Paolo Villaggio, corollario di una stagione
partita con il piede giusto sin dal momento di mettere mano al portafoglio e
dichiarare l’amore per i colori bianconeri con le 8.364 tessere di abbonamento
staccate. Perché stupirsi di tutto ciò se si pensa che in tre partite il
Manuzzi ha superato quota 10mila presenze, meglio di alcune gare di Chievo,
Empoli e Sassuolo nella massima serie.
E nella miriade di nomi, fatti,
personaggi, ce ne sono due che meritano una speciale citazione: capitan De
Feudis, la sua scelta di vita gli ha fruttato il record di 5 campionati vinti;
il tecnico Angelini, troppo spesso messo in croce, vincitore con i colori
bianconeri come giocatore e allenatore.
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