IL MADE IN ITALY CHE NON CI FA ONORE


Il “made in Italy” fa tendenza. Detta mode, piace, ci fa lustro a livello internazionale. Speriamo che il “made in Italy” esportato a Sofia in Bulgaria non faccia altrettanto tendenza. Per la prima volta in una partita della nazionale un gruppo di “tifosi” (le virgolette sono d’obbligo) italiani non solo si è comportato da hooligans mettendo a soqquadro una città; addirittura ha fatto di peggio: ha inneggiato cori al Duce col braccio destro teso, lanciato slogan razzisti, esposto bandiere dal simbolo neonazista. E per non farsi mancare niente si è alleato con un gruppo di naziskin bulgari. Insomma, tutto il peggio della feccia si è ritrovato in Bulgaria. Visto che i biglietti sono nominali non sarà difficile per le autorità arrivare ai colpevoli di siffatta stupidaggine. Colpisce però un dato: questo “tifo” dai club si sta estendendo anche alla nazionale. È la prima volta. Mi auguro che sia l’ultima. Il pessimismo, però, è d’obbligo.

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