Il mio primo ebook con Conan Doyle

Difficilmente dimenticherò “Uno studio in rosso” (Einaudi) di Conan Doyle. Non tanto e non solo perché si tratta del primo romanzo che ha per protagonisti Sherlock Holmes e il suo fido medico Watson. Bensì perché è il primo romanzo che leggo su un ebook, il Kindle per la precisione. Esperienza unica, non c’è che dire: a parte una certa imbranataggine all’inizio, ho apprezzato la praticità di questa lettura che consente anche di sottolineare parti di testo e non affatica l’occhio. Un bell’inizio che non poteva trovare miglior battesimo con un romanzo di Doyle. “Nella matassa incolore della vita, corre il filo rosso del delitto, e il nostro compito consiste nel dipanarlo, nell’isolarlo, nel metterlo in luce istante dopo istante”, dice Holmes. Che al di là del riferimento al color rosso, che dà il titolo a questo romanzo, in quelle poche righe spiega la sua missione nella società inglese: risolvere enigmi, laddove la polizia non arriva, attraverso l’arma della deduzione scientifica. Ciò che il Dupin di Poe fa con l’intuito (“Dupin era un essere mediocre”), Holmes lo svolge con l’osservazione su base scientifica. Tutto deve avere un senso e una concatenazione logica. Che godimento queste parole per Bruno Vespa.

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