BATTISTI VAL PIU’ DI UN DRIBBLING


Siamo alle solite. Laddove la politica è impotente, fa ricorso allo sport. Nella speranza che una partita, una stoccata o una nuotata possano cambiare qualcosa. Pazienza poi se dietro quella partita, quella stoccata o quella nuotata ci siano mesi di sudore e preparazione nel silenzio. Pazienza, la politica glamour di oggi vive di parole, di slogan, e tutto ai politicanti è permesso. Prima avevano chiesto il boicottaggio dei giochi in Cina, adesso dell’amichevole Italia-Brasile. In Cina la colpa erano i diritti umani, col Brasile il caso Cesare Battisti. Incapaci di riportarlo in Italia i politicanti sperano nel gesto degli sportivi. Perché lo sportivo è quello che allieta le loro domeniche in tribuna vip, ovviamente senza pagare il biglietto. Ma lo sportivo all’occorrenza può anche essere la panacea alla loro (cronica) incapacità. Battisti in Italia val bene una serata senza i dribbling di Kaka e Ronaldinho. A proposito: a quando un appello a Mogol?

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