CONTRORDINE: LA SPAGNA NON E’ IL PARADISO


Contrordine amici sportivi: la Spagna non è più quel paradiso calcistico che ci avevano raccontato. Altro che modello organizzativo di club e nazionale, riassunto nello slogan di mister Aragones, “liga de las estrellas”. Tutta falso: gli iberici stanno soccombendo dai debiti. La cifra è astronomica: 627 milioni di euro, più 4,9 milioni alla previdenza. Valencia, Saragozza, Santander e Bilbao sono in bancarotta tecnica, Real Sociedad, Espanol e Villareal sono al limite dell’indebitamento. Una debacle a cielo aperto, acuita da ben 233 denuncie di calciatori che non percepiscono lo stipendio pattuito. Insomma, la patria di Zapatero è di fronte a un crac di proporzioni immani, dovuta a una “eccessiva sproporzione fra guadagni e spese”, ha detto un esperto spagnolo. Chissà cosa stanno pensando a Madrid, sponda Real, il cui sogno nel cassetto rimane Kakà. Per tranquillizzare il fisco il Presidente Florentino Perez alla domanda avrebbe già risposto “Kakà chi?”.

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