IL GRANDE JABBAR


Nel 1968 aveva rinunciato alle Olimpiadi per protesta contro il predominio bianco. Quarant’anni dopo si ritrova un nero alla guida del suo paese. Ne è passata di acqua sotto i ponti per la stella del basket, Kareem Abdul Jabbar. Quello del gancio cielo, quello a cui avevano vietato le schiacciate perché era troppo alto. Ma anche quello appassionato di storia, quello impegnato per i diritti civili. Alcuni giorni fa (17.02.2009) il Corsera gli ha dedicato una bella intervista. Archiviati i tanti record (38.387 punti in 20 stagioni), ora allena i giovani. Giovanotti alquanto viziati e bizzosi a sentir lui: “Pensano di sapere già tutto, sono insofferenti a qualsiasi osservazione. Saltano, schiacciano, e solo per questo credono di essere dei fenomeni. Poi, che la squadra perda di 20 punti, a loro non interessa”; “I giocatori guadagnano molto, e da subito, ma hanno perso la possibilità di imparare il gioco, e i suoi valori etici, in una situazione senza stress”. Jabbar sei un grande!

Commenti

Post popolari in questo blog

L’ultimo rigore di Faruk, Riva

Facciamo gli inglesi

L'incredibile telefonata della Signora Vicini

"Sportivo sarà lei", Viola