TASSE VADE RETRO


In Italia, si sa, alzare la voce conta. Se poi lo si fa al momento giusto, il gioco è fatto. I campioni olimpionici ne sono un esempio. All’unisono: “detassare i premi”. È gente che fatica tanto e guadagna poco, si dice. Per carità, tutto vero. Ma è anche vero che chi prende parte a una competizione sa quali sono le regole di partenza. Solo Singapore dà premi più cospicui (500.000 euro all’oro) ma sa già che non ne darà. Gli Usa sono a poco più di 16mila euro. Vista l’onda emotiva dei successi il capo del Coni, Gianni Petrucci, non poteva rimanere con le mani in mano: la detessazione è fatta. Fa consenso. Il popolo la vuole (lo dice lui). Riporto questo aneddoto di Gianni Mura: “Racconto quello che mi disse Bartali. «Dopo l'attentato a Togliatti e la vittoria al Tour del '48, De Gasperi mi invita e mi chiede: Gino, chiedimi quello che vuoi. Io rispondo: vorrei non pagare le tasse per cinque anni. Ma lui mi dice: no, questo è impossibile». Ma erano altri tempi.

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