Il minuto di silenzio, Garanzini
"Il minuto di silenzio", Romagna Gazzette Giugno 2020
Il libro più indicato non può che essere quello di Gigi Garanzini, “Il minuto di silenzio” (Mondadori), uno dei migliori usciti negli ultimi anni. Un centinaio di ritratti di grandi e piccoli calciatori per “ricambiare le emozioni che hanno regalato a generazioni di appassionati”. Il sottotitolo scrive: “La storia del calcio attraverso i suoi eroi”. Ed è così. Perché proprio di storia si tratta, arricchita dalla maestria di una delle più grandi penne del giornalismo sportivo.
Alcuni ritratti rendono l’idea di ciò che stiamo parlando. Gaetano Scirea: “il difensore più elegantemente corretto che si ricordi”. Matthias Sindelar: “Il Mozart del football”. Garrincha: “Sulle sue debolezze costruì la sua forza”. Brera: “Piatti da stella Michelin sfornati a ritmi da pizzeria”. Puskas: “Il mancino più implacabile di tutti i tempi”. Di Bartolomei: “Un signor giocatore, e in più un giocatore signore”. Cruijff: “c’è stato un calcio a.C. e un altro d.C. Prima e dopo Cruijff”. Potremmo andare avanti per un pezzo nella miriade di dipinti che affollano questa Spoon River del pallone. Anche se la più bella citazione, parere del sottoscritto, rimane quella detta da Beppe Viola e riportata nel libro: “Tutta la vita 37,2 in cambio della seconda palla di servizio di McEnroe”. Altro che 4-3-3 o 4-4-2, la vera poesia sta tutta nella leggerezza di queste parole.
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