Tra intolleranza e ignoranza


Non finisce di stupire (in negativo) il ministro dell’Interno, il leghista Roberto Maroni. Ogni qualvolta apre bocca non ne prende mezza. Se è lui il dopo Bossi, come si vocifera, siam messi bene. Dopo la sparata sui “troppi clandestini” a Rosarno in Calabria (e tutti quelli che vivono sulle spalle di quella povera gente, caro ministro dove li mettiamo?), ha annunciato “tolleranza zero” contro il razzismo negli stadi. Aggiungendo, e qui sta la chicca: “Non dipende dal Ministero dell’Interno intervenire ma è l’arbitro che deve sospendere la partita”. Incredibile: il ministro non conosce il regolamento da lui stesso varato! La normativa dice che “il responsabile dell’ordine pubblico dello stadio, designato dal ministero dell’Interno…ordina all’arbitro di non iniziare o sospendere la partita”. Mi chiedo, ma come può un incompetente di questa levatura guidare un ministero chiave dello Stato italiano? Caro Ministro, lei annuncia “tolleranza zero” negli statdi, ma cosa dobbiamo dire noi italiani che dobbiamo tollerarla tutti i santi giorni?

Commenti

Anonimo ha detto…
Come può un ministro chiamarsi Maroni e avere le palle (i maroni) solo con i più deboli?

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