SEGRETI ITALIANI


Davvero strana la sorte del romanzo spy italiano. Malgrado non sia mancata la materia in casa nostra – lunga la serie di attentati e presunti golpe senza colpevoli – solo negli anni ’80 il genere ha iniziato a prendere piede in Italia. Prima il monopolio era appannaggio di scrittori francesi e anglosassoni. Dico questo perché mi è capitato di leggere “L’inganno” (Tropea, 2003) di Andrea Santini. Ebbene, Santini è il primo scrittore italiano a comparire nella collana Mondadori “Segretissimo”, uno dei primi quindi a pubblicare spy story all’italiana. Il libro merita e dimostra che i nostri scrittori mistery non hanno nulla da invidiare a Le Carrè. La storia è ambientata in una Italia sconvolta dagli avvenimenti del G8 di Genova, tra neoterrorismo informatico e complotti di Stato, che investono anche le gerarchie ecclesiastiche. A indagare un poliziotto, Aldo Palmieri, dibattuto tra l’amore per il figlio e il dovere della divisa.

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