A FUROR DI DEBITO


In campo è stato un campione di classe e allegria. Fuoriclasse lo è tuttora, malgrado pancetta, giacca e cravatta. Michel Platini, presidente dell’Uefa, per l’ennesima volta ha usato il tocco giusto di fronte al sistema calcio. Più che “sistema” bisognerebbe parlare di bancarotta e debiti (il tanto blasonato Manchester, modello europeo, ha 960,3 milioni di debiti). Sì, perché il calcio non solo è malato ma non riesce a trovare l’antidoto al suo male. “E’ qualcosa di anormale, che mi dà fastidio. Non capisco come si possano spendere 90 milioni per un giocatore”, ha detto Platini. Aggiungo: la cifra sale a 217 milioni con Kakà, Benzema, Albiol, Negredo. Lo stipendio di Cristiano Ronaldo è di 13 milioni netti di euro a stagione (Ibrahimovic ne becca 12, poverino, voleva anche andare via!). Sogno di leggere Real Madrid sconfitto dal Getafe, lo Sporting Gijon e il Real Valladolid (tutte e tre salve per un pelo). Poi tutti in pizzeria, tanto paga Florentino Perez.

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