UN EROE BORGHESE

Ieri sera La 7 ha mandato in onda il film di Michele Placido, “Un eroe borghese” (1995), dedicato alla figura di Giorgio Ambrosoli. Già l'aver scelto la prima serata per un film del genere è stato quasi un evento (della Rai non si hanno tracce: Rai 1 era occupata col Festival di Castrocaro!). Poi la data, trent'anni dalla morte dell'avvocato milanese (11 luglio 1979). Un pezzo di storia d'Italia. Meglio, di vergogna. Chiamato a liquidare le malefatte finanziarie di Michele Sindona, Ambrosoli non si lasciò intimidire da nessuno (governo compreso) tirando dritto per la sua strada, che coincideva con quella della giustizia. Al suo funerale nessuno del governo presenziò, solo esponenti della Banca d'Italia. Placido descrive bene la storia, ispirata dal libro di Corrado Stajano. Anche il governo, Andreotti in primis, ha avuto le sue colpe. Ecco, penso ad Andreotti che tutte le mattine va a messa e si inginocchia davanti al crocifisso e mi viene una gran voglia di ateismo.
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