Un Paese poco normale

La sera prima una persona accende la tv, si sintonizza su La 7, vede “Operazione off side” e si chiede: “ma in che mondo ha navigato (o sta navigando) il calcio?”. Il giorno dopo riaccende la principale madre dei mali calcistici, la tv, va su Italia 7 Gold (galeotto quel 7) e chi si trova davanti? Il protagonista indiscusso della sera prima, Moggi. Non in veste di imputato – i giudici ci insegnano che i processi si fanno nei tribunali – ma di OPINIONISTA. Quello che commenta, dà pareri, giudica i comportamenti. Il cortocircuito è totale. Non solo la politica non espelle le persone di dubbia moralità (no, i trans di Marrazzo qui non c’entrano), la tv non è da meno. In attesa del processo penale di Napoli, Moggi è stato condannato dalla giustizia sportiva per 5 anni con proposta di radiazione. In una società sana uno così scomparirebbe, quanto meno per la vergogna. In Italia va tranquillamente in tv, scrive su Libero, viene ascoltato…
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