Se il commissario è un intrattenitore
Da sempre la letteratura, o presunta tale, ha annoverato filoni dedicati all’intrattenimento. Storie fini a sé stesse, fatte di sola trama, per tenere vivo il filo di un discorso dalla facile dipanatura. La semplicità di queste storie in genere sta nell’assenza di indagine psicologica dei personaggi e in un dipinto ambientale pari allo zero. È pura storia e basta. Per altri ingredienti passare più tardi, se si trova aperto. In questo genere vanno annoverato numerosi gialli, o polizieschi che si dica: racconti di fatti, spesso senza un nesso apparente e invece concatenati secondo una strana logica delinquenziale. Tra questi vanno inquadrati i romanzi della prolifica Maria Masella . In questi giorni mi è capitato di leggere “ Matematiche certezze ” (Fratelli Frilli editori), scritto a quattro mani insieme a Rocco Ballacchino. La doppia firma sta nell’ambivalenza della ambientazione della storia, tra Genova e Torino. Nella città marinara indaga Antonio Mariani (Masella), in quella sab